Nasce a Milano nel 1954: milanese di nascita ma cittadino del mondo di adozione.
Figlio d’arte: sua madre Eva Sabbatini è stata, infatti, una delle creatrici di moda più innovative negli Anni ‘60 e ’70. Ci piace ricordare che, sei mesi prima di Mary Quant, lanciò la minigonna e gli shorts ad una prima della Scala.
Alfredo Sabbatini nasce reporter. In America, a 17 anni, ha già fatto il primo “coast to coast” sulle orme di Kerouac e da quel momento non si ferma più. Per oltre venticinque anni gli Stati Uniti sono la sua seconda casa.
Fotografia sportiva, baseball e football americano in particolare gli affinano le capacità di concentrazione e di rapidità.
Negli Anni ‘70 fotografa il boom dei jeans (Carrera, Pooh, Levi’s) e, per settimanali come L’Europeo, Amica, Oggi, firma copertine, servizi di moda, reportage, ritratti.
A 23 anni collabora con Playboy e inizia una ricerca sul corpo e la sua forma che lo porterà a diventare uno dei più quotati e innovativi fotografi di intimo, costumi da bagno e abbigliamento sportivo di tutti gli Anni ‘80.
Gli Anni ‘90 lo completano nell’ambito dell’editoria e della comunicazione attraverso un’esperienza complessa come art director, regista e curatore di mostre.
Ancora durante questi anni con il suo obiettivo entra nel fantastico mondo della danza dove scopre quelle capacità interpretative che gli permetteranno di realizzare le sue visioni fantastiche, preferibilmente in bianco e nero.
Mostre e libri raffinatissimi rappresentano il suo linguaggio.
Nel suo teatro magico, situato a Milano Bicocca, si respira immediatamente l’arte e la creatività, la passione e la molteplicità delle esperienze multimediali di questo artista e professionista completo, unico nel suo genere.
Di lui, il grande Maestro di danza Walter Venditti ha scritto: “Le sue immagini parlano, fanno pensare, sprigionano amore e azione oltre a suscitare attrazione visiva.”
Teatro greco, dramma e commedia, sofferenza e gioia, ombre e luci. Sentimenti ed emozioni: la parata della vita attraverso l’obiettivo di Alfredo Sabbatini.
– Luisa Pattini
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Ma va là…….nell’essenza ho le caratteristiche di un contadino che vive ogni giorno forte dell’esperienza che ha saputo raccogliere durante il viaggio fantastico della vita. Sono un anarchico disciplinato. Sono un soldato indisciplinato. Le regole sono per chi non sa darsene. Amo la vita più di ogni cosa, ma non parlo della mia in particolare, io sono solo una caccola tra miliardi di altre caccole, parlo del profumo della vita. Parlo di amore, di passione. Parlo di dolore, vero. Parlo di gioia incontenibile. Parlo di tutti quegli attimi, istanti di cui è lastricata la nostra strada. E forse, non troppo tardi, mi sono concentrato su quei lampi e ho cominciato a tenerli insieme, come una collana . E ora non inseguo più l’eterna giovinezza…
sei un genio…ti adoro!
grande Alfredo …!!!
6 un pirla.
Luisa Pattini
Da genio a pirla il passo è sempre breve… tra uno e l’altro c’è solo la sacra Follia!
Ti ho conosciuto Folle e Innamorato e sono così felice che continui ad esserlo.
Ti abbraccio
Monica Antonioli
Genio e Passione, semplicemente inarrivabile! Sono incantata da ogni immagine, da ogni vibrazione percepibile su questo sito.
Penso tu sia un gran maestro nell’arte ,
unico nel tuo essere e speciale per questo.
E’ stato un’onore conoscerti, dai ancora poesia a questa vecchia terra e ricordo ancora la tua umiltà, conoscerti mi ha aiutato a voler divenire una persona migliore…
Caro Alfredo,
quel giorno, nella tua casa c’era una piccola provinciale calabrese impaurita.
Ti sei avvicinato a lei chiedendole con curiosità fanciullesca com’era nata la sua passione per la fotografia.
Ti raccontai di me, e io ancora ricordo che eri vestito solo di te stesso, sorridevi mentre ti raccontavo ogni mia scoperta, e stavi lì a voler sentir parlare della Vita, perchè siamo prima persone e poi fotografi, musicisti, grafici etc.
Io ho conservato quel ricordo senza più scriverti, tornai a casa respirando con cura e dicendomi: ho trovato un Maestro ma non saprò mai se riuscirò a dirglielo.
Non ti ho più cercata per paura di disturbare.
Oggi ti ritrovo, e aver atteso è stato importante: oggi tu avevi bisogno di sentire che in un periodo storico in cui l’uomo consuma la bellezza, consuma le occasioni, consuma i sorrisi e gli sguardi altrui per non svelare debolezze ed errori, c’è chi invece ama ricordarti che anni fa, l’incontro di una sera, mi ha donato una notte densa di coraggio, perchè mi sono detta, ci sono davvero persone al mondo, PERSONE, oggi ne ho incontrata una…
Io amo gli errori, danno poesia a questa vecchia terra e l’uomo è imperfetto… perchè affannarci ad essere perfetti?
In un mondo nel quale oggi l’errore non è ammesso perchè ci rende dei perdenti, io invece amo l’errore perchè mi rende libera e perchè l’errore è vero, autentico…
E ti dico che non sei solo in tutto questo…
Grazie perchè senza la tua arte e il tuo amore nn avrei mai potuto diventare la Effe! nn avrei mai potuto liberarla senza te….
GENIO della fotografia….. nient’ altro da dire COMPLIMENTI…
Sempre un grande “maestro”!!
Sempre un grande…
Ciao, Arte. Complimenti e grazie!
Everything has its beauty, but not everyone sees it– Confucius
May you always see the beauty…
blessings, my friend,
CG
MITICO … guardate le sue foto , sono pura magia 🙂
Sei un invasato…mediocre !
…che dire…MAGICO!!!!…♥
Si. Magia! 🙂
Alfredo Sabbatini… CHE SPETTACOLO!!! UN GRANDE!!!
Ho curiosato il sito e ho subito condiviso questo link perchè tutti possano riempirsi gli occhi di tante belle immagini! Meraviglioso!
CIAO ALFREDO! CAPOLAVORI FANTASTICI!!!
COMPLIMENTI!!! SIETE UN GRANDE MAESTRO!!!
GRAZIE PER IL VOSTRO TALENTO!!!
Ciao Alfredo!
Ho seguito il tuo workshop di domenica scorsa. Complimenti e grazie per i preziosissimi consigli.
Spero di avere presto l’opportunità di vederti di nuovo all’opera!
Grazie
Elisa
Grande !!!!!
il suo autografo fa bella mostra, sulla bacheca di casa nostra! 😀
Di ritorno da un photoshow MAESTOSO, grazie all’immenso, incommensurabile, inimitabile, infinito Maestro Alfredo Sabbatini…
Grazie di tutto.
L’ora che m’ha insegnato più di tutti gli anni passati
dietro la macchina fotografica.
Quelle cose che ha detto oggi..ha riacceso quella passione che mancava nel ritratto particolare..che ci spinge a provare nuove cose!…Non vediamo l’ora di mettere in pratica almeno il piccolo trucchetto del…”buongiornoooo!!” :D….Grazie di tutto
Da sabato, ho al polso un cadeau, che mi rende in qualche magico modo più bello, e più fiducioso nelle capacità del prossimo. Suggestione? Bah, non importa, anzi: la magia è suggestione ed emozione, e se una fascetta nera riesce a fare questo, vuol dire che la magia in qualche modo esiste…e io respiro un pochino meglio!
Grandiosa lezione ieri….non sono amante del tuo genere fotografico
ma ieri avvicinandomi alle tue parole e ascoltandoti mi e venuta la pelle d’oca e poi mi son divertito un mondo cosa che non facevo da tempo Grande Maesto!!!
10 minuti di workshop con Sabbatini valgono più di 20.000 riviste fotografiche. Grazie Artista Maestro… o meglio Bidello come piace a te! Alla prossima… ora esplorerò la mia creatività mentale cercando di superare i confini con eventuali futuri workshop by maisonsabbatini. Lot’s of Aloha!
Complimenti vivissimi per il workshop tenuto domenica. Dopo l’appassionante condivisione di esperienze, è stato illuminante il discorso sulla macchina che non deve aggredire la modella, ma anzi, deve essere lei ad essere aggredita per creare situazioni interessanti.
Volevo complimentarmi con Lei per la performance al Photoshow.
Ho seguito altri Workshop, ma Lei in 5 minuti è riuscito ad illuminarmi
più di quanto abbiano fatto altri in ore ed ore.
Spero di avere il piacere di reincontrarLa.
Roberto.
Volevo semplicemente dirLe GRAZIE.. con una facilità disarmante e un senso innato di comunicazione è riuscito a spiegare e a dare delle dritte fotografiche ad effetto e di immediata percezione.. Ed era difficile anche rubar degli scatti, rimanendo realmente ammaliato dall’intesa meravigliosa che si instaura fra Lei e l’altra parte della lente.. Davvero complimenti e ancora GRAZIE, spero di poter avere la possibilità e l’onore di rivedere Lei con tutto il suo Staff. Francesco
Alfredo … da ieri sto impazzendo vedeno tutte le foto in cui ti hanno taggato … che meraviglia … un genio, un mito, non so, il vocabolario credo non abbia sinonimi degni di rispetto per definirti 🙂 bgiornata!
bellissimo sito…tanti complimenti…Vi adoro ormai…. 😀
Grazie Alfredo x le lezioni di Domenica ….Nikon 4ever 🙂
Carissimo Alfredo,
rientro solo oggi dopo un lungo periodo fuori dallo studio per una serie di lavori fatti.
Era nelle mie intenzioni scriverti, anche se non avessi ricevuto la tua mail, per ringraziarti
per quanto fatto al Photoshow, per la tua immensa simpatia, per la tua straordinaria professionalità.
Hai/abbiamo animato uno spazio in cui tutti ci hanno fatto i complimenti, questo sicuramente per una serie di
messaggi che ognuno di noi ha saputo inviare grazie alla sua professionalità.
Sono stato fiero di essere al vostro fianco, al tuo, al fianco di Marco, di Luigi e di quanti hanno contribuito con il loro impegno.
È stato, oltre che un piacere, un onore far parte anche se nel mio piccolo del tuo “staff” nella tua fase di shooting per assistere
alla tua infinita bravura dettata da una grande professionalità.
Spero di poterti rincontrare il prima possibile per condividere nuovamente bellissimi momenti di confronto ma soprattutto
per condividere con grande passione il bellissimo mondo della fotografia.
Un abbraccio,
Ciao Alfredo, ho assistito al tuo ws nikon al photoshow, e volevo dirti che sei un grande, al di là della fotografia, ma per la carica che infondi in chi ti ascolta… i lavori ovviamente sono splendidi.
Grazie per la carica ritrovata
bacio B
Pura classe;)
….venderei l’anima al diavolo per poter tornare indietro nel tempo ed “essere catturata”da te!!!
Oramai è palese…sei il Nostro Capitano…guidaci, e noi ti seguiremo ovunque, anche all’inferno!
Sei un grande! 😀
che creatività mattacchiona…
sei un pozzo di idee e visioni…
complimenti davvero
Sei un genio della fotografia…
il sito anche è meraviglioso
un vero genio.. conservo le poche foto che ho con grande cura 🙂
Buongiorno Alfredo,
Come presto capirete, purtroppo, mi trovo in palese difficoltà se debbo iniziare un discorso, e quindi cerco in ogni modo di poter dire il maggior numero di scemità possibili affinchè poi giunga il momento in cui le idee si focalizzano e si può anche e tranquillamente partire per dire quello che ho da dire.
Parlo a nome mio, facendomi portavoce e portabandiera, ma non a caso, ho inserito anche Chiara in questa piccola conversazione, perchè almeno, se vorrà intervenire e mettere dei puntini sulle i o sulle u lo potrà tranquillamente fare.
Da dove iniziare? Dall’inizio sarebbe troppo scontato e banale. Sicchè, partiamo un po’ da dove capita. Dal fatto che ieri siamo arrivati a casa alle 9 [per fare 10 km di traffico…fanbagno!] ed abbiamo custodito la curiosità di guardare “Petrolio” nell’intimità che merita. Già, ma la tentazione tra un semaforo e l’altro, tra una gimkana e l’altra era fortissima, ma abbiamo resistito! Ed a casa, la meraviglia s’è aperta davanti a noi. L’inestimabile valore del gesto, dell’idea, della realizzazione con semplici scatti d’un capolavoro di Sepulveda gli conferisce quell’alone di dolcezza e di coccola che avvolge l’intero romanzo. La forza esplosiva di Iancu, la sua grazia e l’eleganza sono la trasfigurazione dell’immane sforzo che ogni anno, gli uccelli migratori compiono, sin da piccini. E quindi, ecco che arriva in tutta la potenza e la sua veridicità che la straordinarietà sta in ognuno di noi, ed è differente per ognuno di noi.
Già, Petrolio. Ancora non ci credo. Lo guardavo anche prima, e non mi capacità dell’opera d’arte che è entrata nella nostra piccola dimora.
Grazie.
Grazie e mille volte grazie, perchè ho notato che in te, Alfredo, c’è un carisma ed un fascino che senza farlo apposta ti pongono là dove meriti, ossia tra i miei Maestri, che fino a poco fa, non mi sarei mai nemmeno sognato d’avvicinare. Ma poi, non so perchè, qualcosa, qualcuno, o semplicemente la fortuna ha deciso di pagare il suo conto e m’ha dato la possibilità di conoscerVi al photoshow, per un’oretta o poco più e di vivervi per quasi sei ore ieri. Sei ore. E sono volate! E siamo stati lì a rompervi le scatole per sei ore. Che pazienza avete avuto! Se ci penso, ancora adesso, non ci credo. E la cosa bella, la cosa in cui, sfacciatamente credo, è che questo, per noi [parlo a nome anche della ragazza con la polmonite!] sembra essere un meraviglioso sogno, che invece non si sa perchè, si sta tramutando in realtà.
Non ho mai avuto nessuno, in famiglia, che mi appoggiasse nella mia passione, e quindi l’ho per forza di cose, coltivata troppo segretamente e sotto risatine e scherni, che m’hanno portato ad uno stallo da cui però ora sono uscito e proprio da chi m’additava e ridacchiava, ora sento lodi sperticate. Salire sul carro dei vincitore. Pare di moda in Italia.
Ah, piano, il nostro non è un carro e non è dei vincitori. E’ un semplice biroccio trainato da un mulo bolso che fatica a fare più di tre passi consecutivi. Ma, sappiamo che questo mulo, proprio perchè testardo, di strada ne farà tanta.
Hai, Alfredo, dato nuova benzina alla mia già ardente passione. Hai alimentato con un mantice enorme l’incendio che mano mano covavo dentro e piano piano cercavano di spegnere. Senza mai riuscirci. Ora credo che sarà impossibile, fare una cosa del genere.
E la “colpa” sarà tua!
Detto questo, non t’annoio più del dovuto se non che ricordarti ancora una volta che ci siamo. Ci siamo sempre stati. E ci saremo!
Presto, verremo a trovarti accompagnati da un’altra nostra cara amica entusiasta di poterti incontrare. Aspettaci!
Grazie mille di tutto quello che c’è stato, e mi auguro, spero, prego che sia solo il punto d’inizio di qualcosa.
Foto bellissime.
…eh già…
E sono ancora qua.
A cercare di mettere in parole ciò che non è nato per esser scritto, perchè se così fosse, sarebbe come dar forma ad un’emozione, ed è quasi una forzatura, quindi non posso, non riesco…o semplicemente questa volta non voglio?
Non lo so, non credo che sia la mia volontà, quanto un lieve cambiamento nel mio modo di essere e di fare. Sono in continuo cambiamento, mi evolvo, e mi trasformo in cosa? Non so, magari in meglio. Speriamo!
Ieri.
Che giornata. Indimenticabile. Sotto ogni punto di vista. Sotto tutti i punti di vista. E chi se la scorda. Come, allo stesso modo, non dimentico ogni volta che entro in Maison. Non posso dimenticare cose così belle. Se anche la mente dovesse resettarsi, certi sentimenti, certe emozioni, certe sensazioni restano in cuore, pancia e tutto il resto.
Mi sento un bimbo, che continua a scrivere “sono felice” e poi lo cancella perchè crede che sia fin troppo infantile. Continua a dire “io voglio che tutto questo non finisca. Che sia solo l’inizio” ma poi lo cancella perchè gli sembra di chiedere troppo, e così, non so che dire, poi, però!
Ieri sera, Fabio, ci fece una domanda, alla quale Chiara non rispose perchè evidentemente era un pelino in imbarazzo [oltre che lievemente stanca! XD] ma che io voglio rispondere, perchè è quello che avrei detto ieri.
Ci hai chiamato “apprendisti”. Bene, è questo il termine che mi cucio addosso. Non assistente, aiuto o qualsiasi altro. No, “apprendisti”, perchè è fanciullescamente così che mi vedo…in rimando Fantasia, con quell’apprendista stregone che con il cappello e la bacchetta magica fa disastri. Ecco, quello è quel che ero io, prima di incontrarti. E non ci sono storie, nè cazzi nè mazzi. Così è.
Poi, come in Fantasia, dopo che gli ippopotami in giarrettiera si son presi la scena ed una serie di scope ci hanno dato un fracco di legnate, arriva lo stregone e mette tutto apposto con un semplice gesto. Bene, avevo il cappello e la bacchetta magica, ma non avevo disciplina. Ora ho sempre un cappellino, con le orecchie da somaro, ed uno serio, invece da pirata [o pirLata, come sostiene dolcemente Chiara.] che uso in casi rari. Ho la bacchetta magica, e con questa sto iniziando i primi esperimenti. Ogni giorno mi addestro a pensare a cose nuove. Cerco. Studio. Provo. E m’incazzo perchè non trovo, non capisco e non riesco. Ma m’importa poco, perchè dopo mi ci rimetto, ricerco, ristudio e riprovo. E ancora non trovo, non capisco, e non riesco, ma continuo fino a che non trovo, ma capisco qualcosina e in una minima parte riesco. E continuo così. La disciplina, quella benedetta cosa che m’ha inculcato ad elementari e medie, e tanto m’è cara, ora m’è stata reimposta, anzi, me la sono reimposta da solo, su tuo suggerimento. Quindi, confluisco idee, pensieri e azioni in un unico punto. E spero che questo muro, possa crollare presto. Perchè che questa burrasca possa passare. Approposito, io credo nei segni del destino, ed avevano previsto acqua, nubifragio, tempesta e chi più ne ha più ne metta, per la giornata di ieri. Che sia un caso, che invece, ad un certo punto, è venuto pure il sole a far capolino? A me piace pensare di no. Anzi, io credo di no.
Detto questo, non posso che sperare di trovare, un giorno, la strada lastricata di merda, verso la Maison. Spiegavo a Chiara il motivo per cui, a teatro si dice “Merda”, ed intanto mi son ricordato di quando, agli inizi, facendo anche foto teatrali, ad un musical, mi tirarono in mezzo al loro “merda-merda-merda”. Ci credono davvero. Ci credo davvero, Maestro Alfredo Sabbatini. E sono pronto a nuotare nella merda per arrivare alla porta della Maison, fare uno scrollone e scoprire che aveva ragione il grande Iancu, che è merda magica, in quando mi ritrovo profumato!
Ed ecco che ho tergiversato, ancora, come al solito. Ritorno al punto, in cui volevo arrivare e dire ieri: noi, come “apprendisti” cosa apprendiamo, per davvero?
L’amore per la fotografia. La passione e la dedizione. La capacità di credere nei sogni, di prendere per la coda una cometa e non lasciarla andare. Apprendiamo il sacrificio. La voglia di metterci sempre in discussione. Apprendiamo l’essere una persona straordinaria, da chi, per forza di cose, straordinario lo è per davvero. Apprendiamo il rispetto e la capacità di stare al nostro posto. Apprendiamo l’umiltà. Apprendiamo che la verità e la trasparenza, a lungo andare pagano. Apprendiamo che un naso, non è solo un naso, ma è anche un paio di buchi dove farci entrare un dito, e far dire alla gente “eh, ma fotografi la volgarità!” quando magari, poi, sbavano dietro ad una foto d’una donna che s’introduce l’intera valle degli orti in ogni orefizio. Apprendiamo e impariamo a riconoscere chi è meritevole del rispetto e chi invece, non merita. Apprendiamo che tu sei quella sola luce con cui scatti. Apprendiamo che siamo ancora molto piccoli, immaturi, argilla s’un tornio. Apprendiamo che prendiamo forma sotto le mani d’un Artista che non piace a tutti, che a noi piace da morire.
Apprendiamo che è meraviglioso essere tuoi “apprendisti”. Ecco cosa…
Eh già!
Io sono ancora qua…e ti dico una cosa, il mio qua, è tanto là, come il tuo lì e tanto qui!
Ti abbraccio simbolicamente e ti ringrazio di tutto cuore, perchè io mi sento fortunato anche solo a conoscerti…
Grazie di tutto, Alfredo Sabbatini, Maestro, Fotografo, Personaperbene, PersonaStraordinaria…Amico.
l'”apprendista” Thomas.
ps. sono 2000 scatti tra i miei e quelli di Chiara, sei felice? XD
Congratulations….
Spero di avere l’opportunità di fare presto due chiacchiere con te 🙂